Prevenire la Violenza nelle Scuole

PREVENIRE LA VIOLENZA NELLE SCUOLE…..

Piu di 100 donne all’anno vengono uccise in Italia , innumerevoli casi di violenza avvengono in famiglia  fra marito e moglie , nel mondo del lavoro e anche in alcuni casi anche a scuola .

Il problema riguarda gli uomini non solo perché sono gli autori materiali delle violenze ma anche perché spesso sono gli interpreti principali di un modello culturale maschilista in cui l’uomo svolge un ruolo dominante e prevaricante nelle relazioni  fra i due sessi . E’ proprio tale modello culturale che sta alla base dei tanti episodi di violenza contro le donne che vanno quindi spiegati e interpretati in tal senso e non semplicemente con frutto di azioni singole considerate piu o meno patologiche da sbattere  nelle pagine di cronaca nera dei giornali  per poi dimenticarsene il giorno successivo .

Le risorse sinora messe in campo per contrastare questo dilagante fenomeno hanno essenzialmente fatto riferimento ai centri antiviolenza nati in tante città italiane (a Palermo ad esempio esiste da tanti anni l’associazione  “ Le ONDE” ) con lo scopo di aiutare  e sostenere in tutti i modi le donne vittime di violenza .   In aggiunta sono   nati da qualche anno dei Centri per uomini maltrattanti  che possono essere sportelli di ascolto , laboratori socio-educativi o centri di trattamento psicologico .

Infine ci sono i gruppi come il nostro che si pongono l’obiettivo di svolgere   attività di  prevenzione e sensibilizzazione  rivolte agli uomini combattendo il modello maschilista dominante e indicando modelli di comportamento alternativi .

In questo senso ci è sembrato naturale , dopo avere organizzato nel corso del 2015 diversi dibattiti pubblici , iniziare la nostra attività dagli istituti scolastici  e in particolare quelli di istruzione secondaria .

Come strumento principale nei nostri interventi scolatici abbiamo adottato   la campagna “Riconoscersi Uomini – Liberarsi dalla Violenza”  promossa dall’associazione nazionale Maschile-Plurale che nasce dall’idea di ribaltare l’usuale strategia comunicativa adottata dai mass-media in cui si punta molto sull’impatto emotivo suscitato da immagini di donne livide vittime di violenza che spesso tralascia di nominare gli uomini , puntando viceversa su una comunicazione diretta personale rivolta essenzialmente agli uomini che propone dei modelli di comportamento alternativi da adottare nelle relazioni quotidiane .

La campagna si compone di 12 set fotografici  che raffigurano situazioni di relazioni fra uomini e donne in   quei momenti  che sono piu a rischio di degenerare in violenza maschile : dalla gestione della casa , alla cura dei  bambini all’intimità sessuale alle differenze di mentalità e stili di vita fino al drammatico nodo della separazione che è ancora la situazione maggiormente connessa ai casi di violenza e stalking .

Tale campagna ,  orginariamente progettata per un target maschile fra i 25 e i 45 anni, si è dimostrata un utilissimo strumento per stimolare negli studenti di scuola superiore  il dibattito e la riflessione  non solo sulla tematica della violenza contro le donne ma anche sui modelli alternativi di comportamento che è possibile adottare nelle relazioni di coppia sin dall’adolescenza .

 

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