NOI NON CI STIAMO

Non sono mostri, non sono malati pericolosi gli autori dei femminicidi che la cronaca delle ultime settimane ci ha consegnato e che purtroppo sono estremamente aumentati in questo periodo di pandemia e lockdown forzati.


Sono maschi in crisi, frutto avvelenato di un modello maschile patriarcale ancora dominante nelle relazioni famigliari, lavorative, affettive: un modello che, se da un lato si fonda sulla volontà di   dominio sul genere femminile, dall’altro rivela una profonda debolezza (nel momento in cui, ad esempio, l’uomo non riesce ad accettare l’idea che la propria compagna possa scegliere un altro percorso di vita).

Noi non ci stiamo non tanto perché pensiamo di doverci ergere a difensori delle ingiustizie subite dalle donne ancora oggi in tantissimi momenti del vivere civile ma perché crediamo che questo modello   maschilista limiti la capacità di esprimere appieno la nostra umanità.

Noi non ci stiamo perché non ci interessa interpretare il ruolo “dell’uomo che non deve chiedere mai” e che non possa permettersi di mostrare i lati più emotivi e più fragili del proprio carattere dinanzi alle donne, ma anche dinanzi ad amici o conoscenti di sesso maschile.

Noi non ci stiamo perché crediamo che la maggior parte dei femminicidi non sia interpretabile come frutto di raptus di follia omicida assimilabile ad altre tipologie di violenze estreme, ma sia riconducibile a un condizionamento culturale legato ad un modello di comportamento maschilista e patriarcale.

Noi pensiamo che la prevenzione della violenza passi da un diverso atteggiamento culturale e dall’adozione di un modello alternativo dove ci sia più spazio per le proprie emozioni e per la propria sensibilità.

Noi uomini vogliamo e dobbiamo essere i protagonisti di questo cambiamento e per questo motivo ci esponiamo in prima persona e agiamo con le nostre attività di sensibilizzazione nelle scuole e in altri contesti.

E tu uomo che stai leggendo queste parole cosa ne pensi?

Se sei d’accordo con noi e sei disposto a fare qualcosa di concreto contatta la nostra associazione e valuta la possibilità di collaborare con noi per questa battaglia di civiltà che ci riguarda tutti.      

  

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1 Response

  1. noiuominiapalermo ha detto:

    eerh